UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA

Anno Accademico 2003-2004

FACOLTÀ DI SCIENZE MAT. FIS. E NAT.

Delibera n. 46

Seduta del 9.6.2004

VERBALE DELLA SEDUTA

DEL CONSIGLIO AGGREGATO

DEI CORSI DI STUDIO IN INFORMATICA

L’anno duemilaquattro il giorno nove del mese di giugno alle ore 15.30 presso il Dipartimento di Informatica, si è riunito in seduta straordinaria il Consiglio Aggregato dei Corsi di Studio in Informatica della Facoltà di Scienze M.F.N. dell’Università di Pisa, nelle persone dei Professori:

Garanti

Ordinari: Attardi, Barbuti, Boerger, Capovani, Degano, Maggiolo-Schettini, Montangero, Rossi, Starita, Turini.

Associati: Grossi, Occhiuto, Scutellà.

Ricercatori ed assistenti: Ricci, Scozzari.

Coordinatore Didattico: Carboni.

Responsabile della Segreteria Didattica: Mongini.

Rappr. studenti: Alberto, D’Antonio, Leggio, Raimondi.

Professori ufficiali dei corsi

Ordinari: Ambriola, Gallo, Germano, Ghelli, Pedreschi, Romani.

Associati: Ferragina, Mancarella, Simi.

Ricercatori ed assistenti: Bernasconi, Bigi, Bozzo, Del Corso G..

 

Sono assenti giustificati

Garanti

Ordinari: Levi G., Luccio, Montanari.

 

Associati: Baiardi, Francesetti, Guerrini, Leoni, Masulli, Pelagatti.

 

Ricercatori ed assistenti: Cappelli.

Rappr. studenti: Shahin, Spagnolo.

Professori ufficiali dei corsi

Associati: Brogi.

Ricercatori ed assistenti: Di Stefano, Ghisi, Martelli, Messineo, Semini.

 

Presiede il Prof. Roberto Barbuti

 

Esercita le funzioni di Segretario il Prof.  Paolo Mancarella 


 

Prima dell’inizio della seduta i tre studenti mameli, Bartoletti e Taccola, fanno presente di non comparire più tra i componenti del Consiglio di Corso di Studio nonostante abbiano ricevuto la convocazione.

Il Presidente ricorda di aver fatto il decreto di nomina dei nuovi rappresentanti, su richiesta dell’ateneo, in data 7/6/04. Il provvedimento di nomina è stato affisso all’albo della struttura come prescritto dal regolamento di Ateneo. Il Consiglio, data la non conoscenza del provvedimento da parte dei tre studenti, e dato che ritiene importante il parere dei rappresentanti che hanno esperienza in consiglio, invita i tre studenti a rimanere per la discussione.

Il Presidente, costatato legale il numero dei convenuti, dichiara aperta la seduta.

Il Consiglio Aggregato dei Corsi di Studio in Informatica passa quindi a discutere il seguente

 

ORDINE DEL GIORNO

 

1)               Comunicazioni

2)               Discussione sull’istituzione dei Percorsi di eccellenza

 

 

Il Presidente propone la seguente variazione all’ordine del giorno che viene approvata all’unanimità:

 

1)               Comunicazioni

2)               Discussione sull’istituzione dei Percorsi di eccellenza

3)               Modifica della composizione della Commissione Didattica

 

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

 

Il segretario   

Il Presidente

 


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Anno Accademico 2003-2004

FACOLTÀ DI SCIENZE MAT. FIS. E NAT.

Delibera n. 47

Seduta del 9.6.2004

VERBALE DELLA SEDUTA

DEL CONSIGLIO

DEI CORSI DI STUDIO IN INFORMATICA

Ordine del giorno:  1
Argomento: Comunicazioni

 

O G G E T T O

Il Presidente dà la parola al prof. Grossi che comunica la sua intenzione di organizzare un corso con la Microsoft a Pisa nel periodo 10-12 settembre. Tale corso sarà rivolto a 150 docenti delle scuole superiori per dare loro gli strumenti necessari per erogare corsi di programmazione basati sul .NET Framework.

Il Presidente passa quindi a comunicare quanto segue:

-         con provvedimento del 7 giugno sono stati eletti i nuovi rappresentanti degli studenti risultati vincitori nelle elezioni del 4 e 5 maggio u.s.; rimarranno in carica fino al 7 giugno 2005;

-         in data 31 maggio 2004 è stato pubblicato, per l’a.a. 2003-2004, il bando della Facoltà per n. 17 incarichi di collaborazione part-time rivolta al sostegno agli studenti del primo anno e al supporto alle attività di orientamento degli studenti della scuola superiore, in funzione delle pre-iscrizioni all’università per l’a.a. 2004-2005.Le domande dovranno essere presentate entro il 18 giugno p.v.;

-         nel mese di agosto il Polo didattico Fibonacci sarà in chiusura completa, dal 2 agosto al 20 agosto (3 settimane); chiusura ore 14 dal 23, fino al 27 agosto; mentre osserverà l’orario di apertura  normale (8,00 fino alle ore 19,20) nei giorni  30 e 31;

-         con D.R. n. 01/8618 del 25/05/2004 è stato emanato il bando di concorso per l’attribuzione di n.25 contributi di mobilità (ciascuno dell'importo di 1033 euro) destinati a laureandi del vecchio ordinamento e a quelli delle lauree specialistiche, conseguite dopo un ciclo di studi completo, che necessitino di svolgere parte del proprio lavoro di tesi, per un periodo di almeno due mesi continuativi, presso istituzioni, enti, imprese o aziende straniere ovvero comunitarie o sovranazionali o internazionali con sede all’estero, di adeguato livello scientifico e culturale. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro il 28/06/2004;

-         con D.R. n. 411 del 15.1.2004, all'art. 5 "Orari ed agenda delle attivita' didattiche" del Regolamento Didattico di Ateneo, è stato aggiunto un comma che testualmente recita: "Se un docente o un ricercatore, durante il periodo destinato alla attività didattica (lezioni - esami), intende assentarsi per più di una settimana, deve chiedere preventivamente l’autorizzazione del consiglio di corso di studio o, nel caso di una pluralità di corsi di studio interessati, del consiglio di Facoltà, indicando i motivi della assenza, le modalità della sua eventuale sostituzione nello svolgimento delle attività didattiche, nonché le modalità eventuali di recupero delle ore di attività non effettuate".

-         il Bando 2004 relativo al Programma "VINCI", concernente progetti di collaborazione tra istituzioni italiane e francesi nel campo dell'insegnamento universitario e della ricerca, è disponibile dal 31-05-2004 sul sito “http://www.universita-italo-francese.org/mainit.htm”. La scadenza è fissata al 30 Giugno 2004;

-         nella seduta del Senato Accademico del 18 maggio u.s. è stato deliberato di dare la possibilità ai docenti che, a partire dal 1 novembre di ciascun anno accademico, sono collocati fuori ruolo per motivi di età, di tenere un corso di insegnamento, con il loro consenso, limitatamente al completamento del corso semestrale iniziato prima del 1 novembre stesso e di consentire al professore fuori ruolo di far parte delle commissioni di esame in qualità di esperto della materia.

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

 

Il segretario   

Il Presidente

 


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA

Anno Accademico 2003-2004

FACOLTÀ DI SCIENZE MAT. FIS. E NAT.

Delibera n. 48

Seduta del 9.6.2004

VERBALE DELLA SEDUTA

DEL CONSIGLIO

DEI CORSI DI STUDIO IN INFORMATICA

Ordine del giorno:  2
Argomento: Discussione sull’istituzione dei Percorsi di eccellenza

 

O G G E T T O

 

Il Presidente prof. Barbuti introduce l’argomento con un intervento di seguito riportato.

 

L'istituzione dei Percorsi di eccellenza nell'Università di Pisa

 

L'Università di Pisa vanta una tradizione di eccellenza nazionale ed internazionale ampiamente riconosciuta sia nel mondo della ricerca che nel mondo del lavoro (si veda la recente inchiesta del settimanale "Il Mondo"). Questa tradizione ha sempre attirato studenti da più parti d'Italia che vedono in Pisa uno dei luoghi privilegiati dove apprendere e creare conoscenza.

Il proliferare di nuove sedi universitarie e la riforma dell'università hanno in parte modificato la percezione dell’"Istituzione Università". In particolare, l'introduzione delle lauree triennali con l'obiettivo di aumentare la "produttività" in termini di minor numero di abbandoni e di durata "effettiva" dei corsi di studio, dà, sempre più, la visione di una università che altro non è che un "super liceo", con la missione di trasmettere solamente il sapere e non di crearlo.

Per esempio, è innegabile che misurare la produttività di una struttura didattica in termini di numero di "promossi" (come attualmente si tende a fare) possa generare comportamenti di abbassamento della qualità. Tali comportamenti, tipici di alcune scuole medie superiori negli ultimi anni, possono essere percepiti come un cambiamento di ruolo dell'università nel suo complesso, che potrebbe essere vista solamente come una struttura didattica con sedi disseminate nel territorio. Una conseguenza è quella per cui viene ridotta la spinta, per gli studenti che devono immatricolarsi, alla ricerca della sede più idonea per gli studi, privilegiando la sede più vicina .

Questa concezione dell'università come super liceo può comportare un'altra perniciosa conseguenza: riservare il compito della formazione qualificata e della ricerca avanzata ad alcuni, pochi, "centri di eccellenza", con la motivazione che è impossibile mantenere alta la qualità insieme alla quantità. Questo tende a suddividere le università in università di serie A e università di serie B, dove le università di serie A forniscono lauree e dottorati di alto livello, e quelle di serie B formano la massa degli studenti (non è difficile scorgere questo disegno in molti recenti autorevoli interventi).

Per contrastare questo disegno è importante attirare e incoraggiare gli studenti più bravi (che non possono o non vogliono sottostare alla logica delle scuole elitarie), indirizzandoli su un percorso di studio qualificato, e rilasciando loro, al momento della laurea un attestato di eccellenza, che possa servire a segnalarli per la carriera futura.

È importante che tali studenti vivano la realtà universitaria (non in un clima di "scuola per pochi"), frequentino gli stessi corsi, le stesse aule e gli stessi alloggi degli altri studenti, per innescare un "circuito virtuoso". Per questo motivo i percorsi di eccellenza "scimmiottano" solo nella forma la Scuola Normale Superiore, ma non nella sostanza. Il fatto di non avere numero programmato colloca perfettamente i Percorsi di Eccellenza in questa filosofia: non ci limitiamo a un ristretto numero di studenti bravi, ma siamo aperti a tutti quelli che vogliono accettare questa sfida.

Un'ultima considerazione. Dato che l'Università di Pisa non è "scuola per pochi", sono già in atto iniziative rivolte agli studenti con difficoltà. È stato sottoposto un progetto al MIUR per il recupero dei crediti durante il primo anno di corso. Quindi l'iniziativa dei Percorsi di Eccellenza, rivolta agli studenti più brillanti, è contemporaneamente affiancata da azioni per gli studenti con particolari difficoltà, esattamente nello spirito che evidenziava il prof. Dino Pedreschi in un suo intervento e con il quale sono in sintonia.

 

I crediti aggiuntivi nei PE.

 

È innegabile che il passaggio alle lauree triennali ha portato ad un ripensamento generale degli obiettivi formativi, ma, è altrettanto innegabile che lo spazio per alcuni corsi di insegnamento, in particolare quelli di base, ha dovuto essere contratto per far posto a corsi più in linea con obiettivi "professionalizzanti". Questa contrazione è stata spesso fatta con l’"amaro in bocca" e con la consapevolezza che con pochi crediti in più a disposizione si poteva ottenere il duplice scopo di ottemperare allo spirito della riforma e nel contempo garantire una preparazione più ad ampio spettro.

Ricordo che anche per noi si è verificata questa situazione, abbiamo dovuto contrarre a 20 i crediti di matematica al primo anno (mentre i matematici, ed io, che ero al tempo referente dei corsi matematici nella nostra laurea, ne chiedevamo 28). Abbiamo dovuto scegliere, tra i corsi del "core" informatico, tra "Basi di dati" e "Sistemi intelligenti", con la conseguenza di rendere complementare "Sistemi intelligenti" al primo livello.

Questo è il senso dei crediti aggiuntivi: recuperare quei crediti importanti e che siamo stati costretti a tagliare. Questi crediti possono ovviamente essere di corsi che già esistono (il regolamento non lo vieta), e nel nostro caso ritengo che debba essere così.

 

L'assenza di incentivi economici.

 

È chiaro che, nell’ottica dell’attirare gli studenti bravi, l’incentivo economico sia essenziale. Lasciatemi comunque fare una breve considerazione. L’Università di Pisa non è una università per pochi. È l'università di 50000 studenti e deve continuare ad impegnarsi per migliorare il livello dei loro studi. A mio parere, in questo momento, l'università non può, istituzionalmente, distrarre risorse per premiare ulteriormente il merito (vi ricordo che esistono già riduzioni delle tasse per reddito e merito).

Però ritengo che i fondi per incentivare economicamente gli studenti bravi vadano trovati, magari attraverso sponsorizzazioni esterne, o attraverso convenzioni mirate, o forniti dai Dipartimenti stessi. Non dimentichiamoci che avere studenti bravi, bravi laureati e bravi dottorandi è una ricchezza sia dal punto di vista della didattica che della ricerca.

 

          A questo punto si apre la discussione con numerosi interventi.

 

Il Prof. Turini propone di rinviare l'istituzione dei persorsi di eccellenza con le seguenti motivazioni: concepire i percorsi di eccellenza come un modo per recuperare per gli studenti migliori gli argomenti perduti con l'introduzione della laurea triennale sembra un modo per contestare la riforma stessa. Sostiene invece che la riforma consente di recuperare tali contenuti per gli studenti migliori nell'ambito delle lauree specialisitche e che, eventualmente, gli studenti migliori possono anticipare tali argomenti guadagnando in anticipo, durante la laurea triennale, crediti utili per abbreviare la successiva laurea specialisitca.

Inoltre non ha senso proporre percorsi di eccellenza che richiedono lavoro in più allo studente in cambio di un semplice attestato. E` necessario quindi, prima di pensare alla loro istituzione, adoperarsi per ottenere delle contropartite sostanziali (borse di studio, diminuzione delle tasse, accesso privilegiato a mensa e alloggi) dall'Università, dal Ministero e dalla Regione.

 

Il Prof. Mancarella interviene a sostegno della proposta incondizionata di istituzione dei Percorsi di Eccellenza. Mette inoltre in risalto i seguenti punti

a)    la proposta di condizionare l'attivazione dei PE alla garanzia di incentivazioni economiche (sotto forma di borse di studio e/o di esonero dalle tasse) è di fatto un modo per bocciare l'attivazione dei PE. Infatti è evidente che in questo momento l'Ateneo non può garantire incentivazioni di questo tipo, che sono tuttavia da auspicare e da sollecitare per il futuro,

b)    un punto importante e qualificante del Regolamento proposto dal Senato, e fino ad ora non emerso nella discussione, è che il numero di studenti che possono accedere ai PE non è programmato,

c)     è fortemente perplesso, soprattutto per la laurea di primo livello, sulla proposta di qualificare come eccellenti coloro che terminano il percorso normale (senza cioè crediti aggiuntivi) in anticipo rispetto ai tre anni previsti.

 

Il Prof. Romani fa notare che la discussione su pregi e difetti dei corsi post riforma è da considerare completamante indipendente dalla istituzione o meno dei percorsi di eccellenza. Riafferma ancora una volta il suo giudizio decisamente negativo sulla riforma nel suo complesso e sugli effetti che la sua applicazione (fortemente condizionata da un eccessivo insieme di regole minuziose e spesso contraddittorie) ha avuto sulla qualità del nostro corso di laurea: se da un lato non sono stati raggiunti utopistici obbiettivi quali la possibilita per la maggioranza degli studenti di seguire e laurearsi "in pari", dall'altro è evidente la percezione da molti condivisa che il livello medio di preparazione sia fortemente scaduto rispetto ai corsi pre-riforma.

L'introduzione dei percorsi di eccellenza (da effettuarsi a costo zero in termini di carico organizzativo e didattico ma auspicando contestualmnete l'introduzione di borse di studio e incentivi per gli studenti) rappresenta un occassione da non perdere, da un lato per non codificare la supina accettazione di essere in presenza di corsi "di serie B" e dall'altra per i positivi effetti di traino che tali percorsi possono avere sulla intera didattica.

Per tali ragioni esprime parere assolutamente favorevole alla proposta di istituzione dei PE.

 

La Prof. Starita si dichiara favorevole ma ritiene il nome “percorsi di eccellenza” poco appropriato.

 

Si dichiarano a favore: Maggiolo, Ghelli, Degano, Rossi, Capovani, Boerger

 

Si dichiarano contrari, nella situazione attuale: Ambriola, Gallo, Pedreschi, Cornolti e i rappresentanti degli studenti.

 

Al termine della discussione il Presidente mette in votazione la proposta di istituzione dei percorsi di eccellenza nelle lauree triennali. La proposta viene approvata con 8 contrari e 2 astenuti.

 

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

 

Il segretario   

Il Presidente

 


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA

Anno Accademico 2003-2004

FACOLTÀ DI SCIENZE MAT. FIS. E NAT.

Delibera n. 49

Seduta del 9.6.2004

VERBALE DELLA SEDUTA

DEL CONSIGLIO

DEI CORSI DI STUDIO IN INFORMATICA

Ordine del giorno:  3
Argomento: Modifica della composizione della Commissione Didattica

 

O G G E T T O

          Il Presidente fa presente che la composizione della rappresentanza studentesca nel Consiglio aggregato dei Corsi di Studio in Informatica è variata in seguito alle elezioni dei nuovi rappresentanti del 4 e 5 maggio u.s. e precisamente tale numero è sceso da 13 a 9 rappresentanti. A causa di questa variazione si rende necessario variare anche la composizione della Commissione Didattica Paritetica.

          Il Presidente aveva già interpellato gli attuali membri della Commissione Didattica e Pelagatti e Cazzaniga si erano dichiarate disponibili ad uscire dalla commissione. Dopo breve discussione anche Scozzari e Starita si dichiarano disponibili a lasciare la Commissione Didattica che risulta quindi essere composta da:

Docenti: Roberto Barbuti (presidente della Commissione), Marco Bellia, Andrea Corradini, Marco Danelutto, Antonio Frangioni, Gualtiero Leoni, Francesca Levi, Fabrizio Luccio, Andrea Maggiolo, Ornella Menchi

Studenti: Simona Alberto, Luca Benedetti, Luca D'Angelo, Giacomo D'Antonio, Riccardo Leggio, Rosa F. Maggio, Matteo Raimondi, Alba Shahin, Giorgio Spagnolo

          Il Consiglio unanime approva.

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

 

Il segretario   

Il Presidente