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Quali sono le prospettive occupazionali del laureato in Informatica per l’economia e per l’azienda?
Per il laureato in Informatica per l’Economia e per l’Azienda si è progettato un profilo professionale ambizioso. L’idea è di creare una figura in grado di padroneggiare le tecnologie, e al tempo stesso comprendere le esigenze delle organizzazioni, quelle già note e quelle che ancora non sono evidenti per chi non comprende appieno le nuove opportunità offerte dalle tecnologie dell’informazione. Oggi una figura professionale come quella descritta è ambita (e non reperita come servirebbe) da un gran numero di organizzazioni:
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Aziende che operano su mercati di massa, che hanno estrema necessità di comprendere in modo rapido e raffinato le dinamiche di mercato, le esigenze dei clienti, le opportunità di innovazione dei prodotti e dei servizi offerti. Esempi sono le banche, le assicurazioni, la grande distribuzione, i provider di servizi telefonici. Tutte queste aziende si orientano sempre più a gestire grandi datawarehouse sui quali effettuano sofisticate analisi dei dati. Necessitano quindi di laureati che sappiano comprendere problemi economici, manageriali, di marketing per applicare in modi innovativi e sofisticati le tecnologie dell’informazione.
- Pubblica Amministrazione. Con lo sviluppo della società dell’informazione e dello e-government, anche le amministrazioni devono applicare le tecnologie informatiche in modo innovativo. Le richieste che l’Amministrazione porrà agli informatici in futuro saranno quindi molto più complesse di quanto non accada oggi.
- Società di informatica e di consulenza. In un mercato dove l’unione di competenze aziendalistiche e tecnologiche è più richiesta, queste imprese devono dotarsi di personale con un profilo professionale come quello progettato per il corso di laurea specialistica.
La sintesi di competenze economico-manageriali e tecnologiche è pensata anche come base di partenza per una carriera che può portare a percorsi manageriali nelle aziende, oppure nella libera professione, come consulenti, o anche imprenditoriali. È’ noto che spesso gli informatici, come del resto i laureati in altre discipline scientifiche e tecnologiche, non riescono ad affermarsi compiutamente in questi ruoli perché limitati da una carenza culturale nelle problematiche del management, dell’economia, del marketing, in generale dell’azienda.
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