AIACE-Archivio Informatico delle Aree di Circolazione Europee: documenti
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1221 maggio, Arles

documento
Trattato di pace venticinquennale tra il podestà di Arles e gli ambasciatori della città di Pisa. Si dichiara che tra le due città è stabilita la pace; che ogni lamentela contro i Pisani da parte degli uomini di Arles riguardo a merci sottratte viene cancellata; che viene garantita la sicurezza delle persone e delle merci pisane nel territorio di Arles; che la risposta all’offesa debba essere fatta entro 40 giorni dal reclamo ufficiale; che ogni pisano che si trovi in territorio di Arles sia difeso da tutti, in particolare dai genovesi; che agli arlesiani sia permesso di navigare con i pisani; che fintanto che vi è la guerra tra Pisa e Genova, se i pisani trovano qualche genovese imbarcato sulle navi di Arles, sia lecito ai pisani requisire uomini e merci della nave in questione senza che questo annulli il trattato; che sulle navi arlesiane non si possa trasportare sale in nessun luogo tra Genova e Pisa, eccetto alla sola Pisa; che gli arlesiani aiutino i pisani contro tutti anche fuori dei confini del territorio di Arles, eccetto che contro persone con cui sia già stata firmata alleanza, nel qual caso gli arlesiani si devono adoperare perché si giunga a un accordo amichevole tra le parti; che non è concesso ad Arles trasportare il grano da Civitavecchia a Pisa, se non per portarlo a Pisa e ad Arles e che ogni anno, quando le navi arlesiane si spingono in Maremma per il grano, esse sostino a Porto Pisano e lo rendano noto alle autorità pisane che possono far vendere il grano tra i due ponti. Ogni qualvolta una nave arlesiana che trasporta grano è intercettata in mare dai pisani, costoro sono autorizzati a costringerla a venire a Pisa e a vendere il grano tra i due ponti. Sulle merci pisane portate ad Arles la tassa di entrata e uscita è stabilita in 4 denari per libbra di moneta avente corso ad Arles. Chiunque della Provenza e dei luoghi prossimi ad Arles intenda muoversi contro i pisani non abbia da Arles alcun aiuto e chiunque discenda il Rodano con quelle intenzioni sia da Arles fermato per quanto è nelle sue possibilità. Giurano la pace il podestà, i consiglieri di Arles e un campione della cittadinanza.